MANTENIMENTO

La fase di mantenimento rappresenta l’ultima parte della rieducazione visiva. E’ “il Consolidamento” dei risultati ottenuti.
Il programma non deve essere interrotto bruscamente; qualunque risultato si sia ottenuto, quanto tempo si sia praticata la ginnastica, è consigliabile un periodo di tempo da impiegare con ESERCIZI A SCALARE.
Gli esercizi verranno scelti tra i più utili per il singolo paziente. In quest’arco di tempo non è più indispensabile frequentare lo studio, il mantenimento, infatti, si fa totalmente a casa propria in quanto gli esercizi scelti saranno gli stessi che si sono svolti durante il trattamento per cui già fatti e perfettamente conosciuti dal paziente.
La fase di mantenimento è consigliata, soprattutto, ai pazienti che hanno eseguito il ciclo di rieducazione visiva per un periodo breve.
Seguiranno al mantenimento incontri di controllo.
Riassumendo la procedura corretta per svolgere la rieducazione visiva prevede:
biondina
– Sedute di rieducazione visiva; presso lo studio
– Esecuzione domiciliare degli esercizi; dieci minuti al giorno
– Mantenimento; esercizi a scalare
– Controlli; periodici
Inoltre, può capitare, che durante il normale periodo di sviluppo della terapia possano intervenire situazioni atte alla sospensione della stessa (per esempio un trasferimento di lavoro, una spesa imprevista oppure una problematica di salute più importante).
bimba ricciaIn questo caso è di fondamentale importanza valutare insieme la possibilità di un incontro finale orientato al consolidamento del risultato ottenuto fino a quel momento in modo da salvaguardare il lavoro precedentemente svolto. In un certo senso viene creato un mantenimento “su misura” per chi è costretto ad interrompere, proprio per evitare che anche in queste situazioni avvenga l’arresto brusco che è sconsigliato.
Un ulteriore consiglio che mi sento di dare, a tutti coloro che hanno scelto di praticare il metodo Bates per curare il proprio difetto di vista, è il seguente:
“Tenete negli anni aperta questa strada e non consideratela semplicemente come un tentativo, un episodio, fatto una volta nella vita anche e soprattutto se ha dato dei buoni risultati. Bensì come un percorso da tenere sempre in considerazione come valido riferimento per i vostri problemi di vista, anche come prevenzione. Non confondete la rieducazione visiva con l’oculistica né tanto meno con l’ottica, l’optometria e l’ortottica; sono specialità e percorsi ben distinti, complementari che vanno seguite a seconda della necessità di ogni singola persona ma dove l’una non sostituisce l’altra.
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